lo Sled

. . . era qualche benevolo richiamo ch'ella mi accennava con gli occhi
e con un lieve movimento del capo, se io eccedevo un po', 
per il nostro spasso segreto, nel dar filo di speranza 
all'aquilone di colei che or si librava nei cieli della beatitudine,
ora svariava per qualche mia stratta improvvisa e violenta.
(L.Pirandello, “Il fu Mattia Pascal”)

Lo Sled è un aquilone autoregolato (nel senso che modifica la sua apertura alare in funzione del vento che può andare da 5 a 40 km/h) e non ha parti rigide, quindi, può essere ripiegato come un lenzuolo: durante il volo la forma viene mantenuta grazie a due o più maniche a vento che, per l’effetto Venturi, tendono a mantenersi rigide. Su questo principio sono basati gli aquiloni di dimensioni più grandi in quanto non esistono i limiti di struttura cui sono legati gli aquiloni rigidi con spine e traverse.
Le misure e le proporzioni riportate per la vela sono state ricavate sperimentalmente; è comunque possibile ingrandire l'aquilone fino a due-tre volte, a patto di rispettare le proporzioni tra gli elementi.
 

Segnare sul segmento di coda due riferimenti a 3 cm dagli spigoli (verso l'interno) e poi sul bordo anteriore delle due ali a 11 cm dagli spigoli (verso l'esterno); a questo punto si devono applicare le due maniche sul bordo superiore della vela (con due linee di scotch ciascuna) in modo d’avere l’imboccatura più larga dal lato del naso.

Per agevolare l’ingresso del flusso d’aria nelle maniche è utile tagliare la vela leggermente ad arco sotto l’imboccatura delle maniche stesse (da lato del naso). 
Preparare, con un pezzo di spago o di filo cerato, una briglia lunga circa 230 cm e fissarla ai due angoli delle ali sul bordo superiore in uno dei seguenti modi:

fare un Savoia a ciascun estremo della briglia, fissare il capo sullo spigolo lasciando il nodo e 2 cm di spago verso l'interno, ripiegare il capo verso l'esterno e fissarlo con un secondo pezzo di scotch ripiegato dal lato opposto; schiacciare bene il nastro adesivo e ripetere l'operazione con l'altro spigolo.

per vento forte è più sicuro avvolgere (due o tre giri) lo spigolo della vela attorno ad un bastoncino di 3-4 cm (uno stuzzicadenti va benissimo), fissarlo con 10-15 cm di scotch a cavallo delle due facce, praticare un forellino sulla vela a metà del rinforzo e legare strettamente la briglia con un doppio nodo piano.


Unire i due spigoli così legati, in modo da calcolare esattamente il punto medio della briglia: fare un nodo d’arresto dove applicare poi il cavo di guida con il nodo a bocca di lupo. Le briglie lunghe potrebbero tendere ad attorcigliarsi per le tensioni del cavo: si suggerisce l’applicazione di una girella (quelle da pesca).

Con questo aquilone non sono necessarie le code che, quindi, verranno applicate solo a scopo decorativo sul bordo di uscita delle due maniche. 

Con lo stesso principio, ma con tanta pazienza in più, è possibile costruire aquiloni più grandi e complessi, anche se, in questo caso, sarà necessario usare lo spinnaker e la macchina per cucire.