. . . Giove che
vide accesa una battaglia, stese lo scettro e disse:
“Olà, canaglia! Dove credete star? giuro a Macone ch'io vi
castigherò
di tanto ardire; venga il fulmine tosto.” E
l'Aquilone il fulmine arrecògli in questo dire.
(A.Tassoni, “La secchia rapita”)
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L’aquilone NON deve mai sopravanzare il punto di ritenuta del cavo (cioè il pilota) verso la direzione del vento pena la caduta a picco (talvolta succede a causa di correnti ascensionali o turbolenze); in questo caso potrebbe salvare l’aquilone il rilascio immediato del cavo: liberando la briglia dal fulcro la vela seguirà il vento portandosi sottovento rispetto al pilota; a questo punto riportare in tensione il cavo. |
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Da evitare assolutamente il lancio di un aquilone in prossimità di:
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Il cavo tende ad attorcigliarsi per le tensioni cui è sottoposto, anche perché spesso i movimenti di srotolamento e arrotolamento del rocchetto non sono simmetrici; perciò è utile montare una Girella (quelle da pesca) di dimensioni e robustezza adeguate all'aquilone, tra il cavo e la briglia. |
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Portare un cappello (meglio se con visiera) e occhiali da sole (anche se non c'è il sole, alla lunga un cielo luminoso può affaticare la vista). |
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Indossate abiti comodi (con molte tasche per riporre avvolgicavi, maniglie, occhiali, ecc) ma senza appigli cui potrebbero restare attaccati i cavi. |
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Usare i guanti per proteggere le mani quando si agisce direttamente sui cavi: un cavo in tensione che vi scivola tra le dita taglia quanto una lama !!! |
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Ispezionare il terreno attorno prima del decollo per evitare cadute su pietre o su vetro. |
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Tenete ben fermo il cavo con le mani, specialmente
con vento forte: capita che il rocchetto vi sfugga dalle mani e che
l'aquilone vada via lontano ... |